Programma congressuale
da 11:46 a 13:02
Servizi digitali e piattaforme abilitanti per un Sistema Sanitario Nazionale (SSN) a misura di cittadino [ tm.07 ]
Room: Sala Rossa
Con il PNRR si punta ad allargare concretamente l’area della trasformazione digitale del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), con soluzioni applicabili alle diverse funzioni del SSN e alle nuove forme di interazione medico-paziente. Con le risorse stanziate con la Missione 6 Salute sarà possibile assicurare a Regioni e Aziende sanitarie il cambiamento digitale necessario per fare fronte alla modificata domanda di salute che viene dai cittadini, attraverso l’adozione di servizi digitali end to end dalla fase di impostazione strategica fino alla messa in esercizio degli stessi.
La strada tracciata dal Piano sembra portare fuori dalla consuetudine dei progetti pilota e delle best practice, spesso rimasti cattedrali nel deserto; per puntare a pratiche diffuse orientate a una medicina che assicuri l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), in primo luogo quelli legati alla cronicità, con il rilancio delle cure sul territorio. Per rendere appropriate la cura e l’assistenza il SSN opera Human-centered design e per centrare l’obiettivo della deospedalizzazione punta a forme diversificate di assistenza e cura da remoto, che prendono le mosse da servizi di Telemedicina fino ad articolati e completi servizi di Connected Care.
Ciò significa ripensare la cura e l’assistenza cambiando organizzazione e adottando le tecnologie attualmente mature perché tutti gli attori del sistema sanitario siano interconnessi tra loro per dare una risposta di qualità in termini di outcome clinico e di soddisfazione del cittadino paziente. Dall’informazione e prevenzione, all’accesso corretto alle strutture sanitarie, fino al successivo follow up. Insomma, l’obiettivo è una medicina di precisione, orientata alla persona, con modelli di cura e presa in carico personalizzati, con un’integrazione sempre più forte tra ospedale e territorio, con la condivisione dei dati clinici.
Il Servizio Sanitario Nazionale nei prossimi anni si troverà sempre più a dover affrontare le sfide della longevità, della cronicità, della necessità di continuità di cura, della fragilità e della non autosufficienza. Una corretta implementazione delle innovazioni digitali e dei princìpi alla base del paradigma della Connected Care può dare una risposta a queste sfide, in quanto unici strumenti in grado di aumentare la produttività delle risorse disponibili nel mondo della sanità.
Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, telemedicina e connected care; accoglienza e presa in carico digitale, app medicali, digital terapeutics e wearable device possono migliorare la qualità delle cure per i cittadini, aumentare l’appropriatezza, ridurre le diseconomie. La possibilità di gestire e analizzare i dati sanitari dalla diagnostica per immagini alle informazioni di biologia molecolare, di genetica, di epidemiologia e più in generale sulla storia clinica del paziente può permettere diagnosi sempre più precise, personalizzate e complete.
Perché l’occasione dell’accelerazione dovuta alla crisi sanitaria non vada persa sarà necessario lavorare sul change management con il coinvolgimento dei professionisti e dei cittadini. Il cambiamento deve poggiare su un livello di cultura digitale dei professionisti e dei cittadini: la formazione è determinante. Infine, perché la trasformazione digitale non sia solo trascodifica di processi datati, deve prevedere la revisione di tali processi e, condizione vincolante per il successo, l’adozione di un’infrastruttura tecnologica affidabile, sicura, flessibile e scalabile.
Ne dibatteremo in questo appuntamento chiamando a confronto esperti, decision maker delle strutture sanitarie e manager delle imprese del settore.
In collaborazione con
Programma dei lavori
Apertura dei lavori

Da anni lavora per costruire, consolidare e allargare reti di amministratori pubblici, di professionisti della sanità pubblica e privata, di esponenti delle professioni, di ricercatori e di manager delle imprese. L'obiettivo è promuovere e facilitare l’incontro e lo scambio di idee, competenze e esperienze tra tutti questi soggetti, autori dell'innovazione della PA e dei sistemi territoriali.
Modera

Intervengono

Direttore Generale della SEUS 118 S.C.p.A. dal 13/02/2014 al 16/12/2014, la società pubblica che garantisce il servizio di trasporto di emergenza-urgenza in Sicilia.
Dal marzo 2015 ad oggi, prima come Direttore Generale e poi come Commissario Straordinario ha amministrato l'unico IRCCS Pubblico della regione Siciliana, il Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”, attivando oltre che l'ampliamento dell'Istituto con l'accorpamento del presidio Piemonte di Messina, anche la rete della Neuroriabilitazione Regionale che ha consentito di aprire sedi dell'IRCCS presso Palermo, Salemi (TP) e Catania.
Vanta nel suo curriculum vitae una lunga esperienza in diversi settori della Pubblica Amministrazione.
È stato per due mandati Sindaco di Gratteri, un comune della Madonie, in provincia di Palermo, Commissario Straordinario del Parco della Madonie e ha lavorato presso l'Assessorato della Salute dal 2000 svolgendo con l'Assessore Russo dal 2008 al 2012 il ruolo di Dirigente della Segreteria tecnica anche come Coordinatore e Componente Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici Istituito presso il Ministero della Salute.

Classe 1981, laureato in Ingegneria Informatica e Telecomunicazione presso l’Università degli Studi di Perugia, ha conseguito il dottorato in Ingegneria dell’Informazione con specializzazione in Modellazione dei sistemi biologici.È stato junior specialist alla University of California San Francisco (UCSF) per 2 anni, ricercatore presso l’Ateneo perugino per 5 anni, abilitato al ruolo di professore associato nel settore delle bioingegnerie. Ad oggi collabora con numerose Università internazionali tra cui la Columbia University nella città di New York, con il gruppo di Andrea Califano nel settore della Cancer Systems Biology.
Numerosi i progetti di trasferimento tecnologico, sia a livello nazionale che internazionale, a cui ha partecipato.
È inoltre componente del Nucleo Epidemiologico della Regione Umbria per il Covid-19.
Dal 16/07/2020 ricopre la carica di Amministratore Unico di Umbria Digitale, società consortile a totale capitale pubblico, senza scopo di lucro, al servizio della Regione Umbria, dei Comuni, delle Agenzie e organismi pubblici in essa consorziati, che svolge attività di interesse generale per la gestione e lo sviluppo del settore ICT regionale e attività strumentale nei confronti dei soggetti pubblici soci secondo il modello in house providing.




Alessandro Magnino è Head of Vodafone Global Enterprise Italy & Public Sector di Vodafone Italia con responsabilità sullo sviluppo commerciale dei segmenti Grandi Aziende Multinazionali e Pubblica Amministrazione.
Entrato in azienda nel 2012 ha ricoperto vari ruoli in Vodafone Italia e Vodafone Gruppo in ambito Marketing & Sales.
Prima dell’ingresso in Vodafone ha lavorato in Nokia ed in consulenza nel Gruppo Value Partners.

Nato a Parma nel 1967, laureato in Scienze dell’Informazione all’Università di Pisa, Andrea Nicolini ha attualmente un incarico di Chief Public Administration Strategy Officer di FBK e di Program Manager di TrentinoSalute4.0, un centro di competenza per la sanità digitale creato dalla Provincia Autonoma di Trento con l’azienda provinciale per i servizi sanitari ed il centro di ricerche FBK per la realizzazione di iniziative di ricerca, innovazione e messa a sistema in sanità digitale. Partecipa in qualità di esperto tecnico-scientifico ai gruppi di lavoro a livello nazionale del PNRR sul FSE e sulla telemedicina.
In precedenza ha assunto diversi incarichi di coordinamento e direzione di sistemi informativi e di conduzione di progetti in diversi ambiti della PA (scuola, sanità, comuni, province e regioni). Fra questi la direzione dei sistemi informativi della Provincia di Parma e dell’Azienda Ospedaliera di Parma e la conduzione di alcuni progetti di interesse nazionale capaci di coinvolgere tutte le Regioni e Province Autonome italiane come il progetto ICAR (interoperabilità) ed il progetto PRODE (dematerializzazione).